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La sfogliatella alla melagrana di Guido Sparaco alla 41esima edizione del Sigep di Rimini

La Pasticceria Sparaco (unica sede via Taverna n.1, Castel Morrone Ce) guidata dal giovane ed intraprendente capo pasticcere Guido Sparaco, rivisita la sfogliatella frolla dando vita ad una versione rinnovata con l’aggiunta di melagrana, una nuova sperimentazione che ha presentato alla 41esima edizione del SIGEP di Rimini, il salone internazionale dedicato ai professionisti della gelateria, della pasticceria, della panificazione artigianale e del caffè.

La prestigiosa manifestazione che ogni anno premia le eccellenze mondiali del settore dolciario e alimentare, aiutando le imprese a far crescere il proprio business e a creare network globali è stata una importante vetrina per il tasting di questa nuova creazione che già dai prossimi giorni troveremo disponibile presso la pasticceria morronese.

La nuova sfogliatella frolla evolve solo nel ripieno, in cui oltre al classico semolino troviamo la pasta di mandorla ed il succo di melagrana, dove proprio le proprietà nutritive del succo di questo frutto danno il nome al dolce “Fitness” perché  la melagrana è definita dagli esperti alimento-farmaco in quanto ricca di vitamina C e fenoli dalla forte azione antiossidante.

Utile per la prevenzione dai tumori e di grande aiuto anche contro i problemi legati alla menopausa. È sicuramente vero che i dolci sono alimenti ad alto valore energetico, pertanto chi deve tenere sotto controllo il proprio peso dovrebbe privarsene, ma alcuni tipi di dolci hanno effetti positivi oltre che per il palato e la mente, anche per l’organismo e possono essere gratificanti anche in caso di diete ipocaloriche.

Guido Sparaco, durante la sua demo, ha spiegato la preparazione di questa sua creazione ed ha raccontato il progetto di valorizzazione del territorio nato con l’artista Giovanni Tariello, il noto pittore di Castel Morrone che ha tinteggiato il suo percorso artistico con una impronta personalissima dedicata agli amati avi, contadini del paesaggio morronese, dove il non-finito che egli lascia nel tracciare le sagome delle figure con i volti appena accennati o dello spazio e gli oggetti del quotidiano si stagliano sulla tela e parlano di questi luoghi.

Una collaborazione di profonda stima e di amicizia che mette in rilievo le opere del pittore attraverso i piatti in ceramica, i dipinti e le scatole di confezionamento dei dolci della pasticceria Sparaco. È un progetto che verrà approfondito tra qualche mese con la presentazione del restyling (ristrutturazione ampliamento) della pasticceria.

 

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La novità del Natale è il Panmirto, una bontà di cacao, fragole e liquore al mirto morronese

Un’altra prelibata proposta della Pasticceria Sparaco di Castel Morrone da gustare nelle festività natalizie

Una nuova creazione dedicata ancora una volta a Castel Morrone, quella che propone Guido Sparaco per queste festività natalizie, si tratta di un panettone artigianale con la mollica al cioccolato fondente ricavato da una massa di cacao, fragole candite e liquore al mirto morronese.

Un lievitato a cui ha lavorato diversi mesi protagonista tra i migliori panettoni d’Italia alla scorsa edizione di Mastro Panettone tenutasi a Bari nel mese di novembre.

Possiamo definire Sparaco il “pasticciere del territorio”, perché da alcuni anni ha iniziato un progetto di collaborazione con gli artigiani ed i produttori locali, per valorizzare e promuovere quelli che sono i prodotti e  le eccellenze di questa parte della provincia di Caserta.

Diversi sono i dolci ispirati alla terra in cui lavora e vive, in primis il Ficus (una riproduzione del fico d’India), il dolce che meglio lo rappresenta e tra le creazioni che tirano maggiormente, perché hanno riscosso un notevole successo, c’è sicuramente il Panarchico, il panettone salato ideale per l’aperitivo dei giorni di festa  da accompagnare con le bollicine che troviamo disponibile proprio in questo periodo.

“Le materie prime sono fondamentali per potere svolgere il proprio lavoro al meglio – ci racconta Guido – se si ha la fortuna di essere in una zona in cui queste materie prime sono tante e varie, questo aiuta anche a essere integrato come pasticciere che valorizza ciò che il territorio offre”.

Guido SparacoInoltre, vogliamo anticiparvi che Guido Sparaco per il 2020 ci riserverà una grande novità che rivoluzionerà lo stile della sua pasticceria (Pasticceria Sparaco con unica sede a Castel Morrone), il concept ed il modo di presentare i dolci da consumare in sede che saranno proposti in piatti di ceramica unici e prestigiosi perché dipinti dall’artista morronese Giovanni Tariello, un progetto “territoriale” partito nel 2018 con la realizzazione delle confezioni aziendali firmate da un’opera del pittore.

In vetrina, insieme al Panmirto c’è il tradizionale milanese con uvetta e canditi, il Mielnoce, un panettone dal gusto unico, in cui i sapori si amalgamano alla perfezione dando vita  ad una prelibatezza speciale tutta da provare dove simpatica è la confezione che racchiude un barattolo di miele locale, mentre delicata è la proposta con fichi bianchi del Cilento e pasta di mandorla e poi ancora, il panettone ai frutti di bosco e quello che vede il mandarino candito con la pasta di mandorla alla menta.

Oltre ai lievitati si optare per i dolci della tradizione natalizia campana, mustaccioli, roccocò, cassatine, raffaiuoli, struffoli e una produzione di cioccolatini artigianali realizzati da Luisa, la maitre chocolatier di casa Sparaco. Prodotti di qualità con un tocco di innovazione molto apprezzati dal  costo modesto.

La pasticceria Sparaco è a Castel Morrone (CE) in via Taverna n. 1.

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Castel Morrone, tornano le specialità natalizie del pasticciere Guido Sparaco: PanArchio e MielNoce

Alla pasticceria Sparaco di Castel Morrone (Ce) per queste festività natalizie tornano le due specialità di successo firmate Guido Sparaco: il “PanArchico” e il “MielNoce”, un panettone salato e l’altro dolce in cui troviamo il gusto della passione che adopera il giovane pasticciere nel proprio lavoro. Un amore che gli si legge anche nel sorriso, negli occhi profondi e luminosi con cui ti guarda mentre racconta del suo lavoro e del territorio con grande onestà pari alla genuinità degli ingredienti che utilizza per realizzare delizie ricche di bontà.

Grandi lievitati che quest’anno propone in veste migliorata dopo essersi formato ulteriormente con uno dei maestri lievitisti più importanti del panorama italiano.

PanArchico di Guido Sparaco

Il PanArchico, è una versione contemporanea del vecchio panettone gastronomico, al tatto soffice e al palato e al naso profumato e molto gustoso pensato per essere servito come aperitivo o antipasto accanto alla classica insalata russa, al salmone affumicato e le amate ed immancabili tartine, il tutto accompagnato da bollicine. Un prodotto salato artigianale, nella forma identico alla versione dolce, dove al posto di canditi e uvetta troviamo il famoso caciocavallo “Gerarchico”, di due diverse stagionature, del giovane casaro Angelo Santabarbara,  la pancetta Nostrana di maiale bianco locale prodotta dal bravo Marco Bernardo, realizzata con metodo tradizionale aromatizzata con spezie naturali ed infine olio extravergine di oliva per ammorbidire, ottenuto da olive coltivate in terra morronese.

Il MielNoce di Guido Sparaco

Il must dolce è il miele e noce “MielNoce”, un panettone dal gusto unico, in cui i sapori si amalgamano alla perfezione dando vita  ad una prelibatezza speciale tutta da provare dove simpatica è la confezione che racchiude una piacevole sorpresa, un barattolo di miele locale.

Ma oltre a questi due panettoni alla pasticceria Sparaco, unica sede in via Taverna 1 di Castel Morrone, troviamo tutti i dolci della tradizione natalizia campana e una produzione di cioccolatini artigianali realizzati da Luisa, la maitre chocolatier di casa Sparaco.

Prodotti di qualità con un tocco di innovazione molto apprezzati dal  costo modesto.

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Castel Morrone, Pasticceria Sparaco: l’artigianalità nel servizio catering. Il dolce e il salato agli eventi con un’isola dedicata

Innovazione, tradizione, sperimentazione, attenzione all’identità dei prodotti campani e valorizzazione del territorio con contaminazioni e sinergie nuove per una gastronomia, nello specifico nella pasticceria, unici. Queste sono le caratteristiche di Guido Sparaco, pasticcere che porta avanti con determinazione, studio e ricerca un percorso che affonda radici agli inizi degli anni ’80 quando il papà Nicola, con cui lavora gomito a gomito, fondò la pasticceria di famiglia che ha sede a Castel Morrone al civico n. 1 di via Taverna (unica sede).

Una tradizione mantenuta nel tempo, oggi rinnovata nelle tipologie di dolci e nell’approccio con i clienti, punto di riferimento per gli amanti delle delizie classiche napoletane e per quelle di elaborazione moderna.

alcuni piatti catering, Pasticcetia Sparaco

Il giovane Guido ha scommesso sulla propria terra valorizzandone fortemente i prodotti che offre tra cui in primis il fico d’India e  poi il mirto, le noci, il miele ed altre tipicità di questo territorio e, dove negli ultimi anni nei progetti di casa Sparaco, ha inserito il servizio catering con preparazioni artigianali che spesso vedono la collaborazione di chef e artigiani del gusto locali. Si tratta della creazione di isole dolci e salate per rendere speciale il momento  da festeggiare arricchendolo di un forte contenuto emozionale ed esperienziale.
Può trattarsi di una piccola festa in casa, di un coffee break di lavoro, di un compleanno oppure di un evento più ampio come promesse di matrimonio, comunioni, battesimi, inaugurazioni o ancora apericena e feste a tema. Un servizio che prevede, a scelta, l’allestimento completo sia a casa o dove si sceglie di organizzare la festa o la cerimonia. Una proposta che va dal salato con i classici prodotti di rosticceria a qualche preparazione più sofisticata e dalla tradizionale pasticceria napoletana a quella moderna. L’offerta può prevedere anche la preparazione sul posto di piatti grazie alla collaborazione di chef con showcooking per rendere spettacolare ed unico un evento e a seconda del grado di interazione che si vuole creare con le persone, si può andare dalla creazione di un dolce in diretta alla personalizzazione al momento.

Proposte che il giovane e vulcanico Guido Sparaco cerca di migliorare sempre di più supportato dalla famiglia che lavora a tutto tondo nei progetti di sviluppo e di ampliamento della pasticceria.

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Pasqua alla Pasticceria Sparaco: tradizione e territorio con il look firmato da Giovanni Tariello

Da un profondo legame con il territorio e un forte sentimento di amicizia tra il pasticcere Guido Sparaco e l’artista Giovanni Tariello è nato il progetto della scatola con un dipinto del pittore morronese realizzato in esclusiva per la pasticceria Sparaco, l’originalissimo look che vestirà le creazioni pasquali del giovane pastry chef. Scatola che ha vinto il premio come miglior packaging tra tutte le proposte nazionali secondo Divina Colomba 2019, il contest organizzato da Goloasi.it.

L’opera, un “Souvenir” di un déjeuner sur l’herbe davanti ad uno dei simboli della storia di Castel Morrone, è una pittura ricca di ricordi, di vita vissuta, di poesia del borgo dell’artista che ha saputo tinteggiare il suo percorso artistico con una impronta personalissima dedicata agli amati avi, contadini del paesaggio morronese, dove il non-finito che egli lascia nel tracciare le sagome delle figure con i volti appena accennati o dello spazio e gli oggetti del quotidiano si stagliano sulla tela e parlano di  questi luoghi. Tariello, con le sue tele mette in luce l’universo contadino e l’essenza stessa dell’uomo e, dandogli una dignità etica, antropologica e culturale, gli riconosce il suo essere nel mondo.

Ed è così che le creazioni del pasticcere Guido Sparaco assumono un valore maggiore con questo dipinto che diventerà un marchio di riconoscimento per la pasticceria di famiglia che opera da più di trent’anni in questo piccolo centro casertano, dove lo studio per questa Pasqua non è solo nella presentazione di un packaging unico ed esclusivo ma anche e soprattutto nella proposta gastronomica che vede la tradizione con la pastiera napoletana con grano e ricotta di pecora profumata all’arancia e il casatiello dolce casertano chiamato anche pigna, un grosso lievitato con aroma naturale di limone e arancia, anice, rum e rifinito con naspro. Invece, per quanto riguarda la produzione di colombe artigianali a lievitazione naturale, oltre alla classica con uvetta e arancia candita, troviamo golose alternative alle amarene, al cioccolato e due new entry:  la clementine e menta e la fragoline candite e mirto di Castel Morrone, un liquore che secondo la tradizione vuole la raccolta  dei frutti nella prima domenica dall’avvento, tra le mura megalitiche del IV secolo A.C. conosciuto più comunemente come “muro delle fate” nel sentiero del mirto curato dall’associazione “casa befana Aspi”  di Castel Morrone, motivo per il quale è  definito il digestivo delle fate,. Prodotto utilizzato esclusivamente dalla pasticceria Sparaco.

Infine, l’angolo del cioccolato artigianale “Callebout” con le uova limited edition di Luisa Sparaco, meravigliose ed autentiche creazioni, una diversa dall’altra, realizzate con le tecniche apprese al Master dell’Accademia Maestri Cioccolatieri Italiani di Belluno.

Ogni uovo ha una sua personalità e si presenta elegante alla vista e al palato, dove quest’anno sono diversi i temi marini e quelli  che si ispirano al mondo animale. Per la proposta salata non poteva mancare il PanArchico, il panettone rustico con il famoso caciocavallo Gerarchico, un formaggio affinato in ambiente anaerobico adagiato su paglia, ricoperto da muffe nobili dal sapore intenso ma equilibrato tendente ai sentori erbacei, la pancetta Nostrana di maiale bianco locale realizzata con metodo tradizionale aromatizzata con spezie naturali e olio extravergine di oliva per ammorbidire ottenuto da olive coltivate in terra morronese.

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Alla pasticceria Sparaco a San Giuseppe la zeppola è fritta e al forno in un’escalation di sapori

Se la festa degli innamorati ha il suo “bacio”, la festa della donna la sua mimosa, il 19 marzo una data in cui si celebrano due festività importanti, San Giuseppe e la festa del papà, vuole assolutamente la sua zeppola.

È un dolce che riempie di gusto la bocca ad ogni morso, una nuvola a base di pasta choux, farcita con crema pasticcera e decorata con una succosa amarena sciroppata, fritta secondo la tradizione e al forno per chi vuole scegliere la versione light e secondo alcuni nasce a Napoli, nel convento di S.Gregorio Armeno, secondo altri in quello di Santa Patrizia. Ma c’è anche chi ne attribuisce l’invenzione alle monache della Croce di Lucca o a quelle dello Splendore.

A Castel Morrone, la pasticceria Sparaco che opera nella stessa sede da più di trent’anni al civico 1 di via Taverna, un laboratorio artigianale guidato da Guido Sparaco, il giovane e talentuoso pastry chef che sta portando in alto il nome di Castel Morrone a manifestazioni  di settore  in giro per l’Italia con il suo “Ficus” e  diverse creazioni fatte di ricerca e territorialità, per questa festa del papà propone, oltre alla tradizione, anche le varianti al forno, ben dieci gusti diversi dove la pasta bignè è morbida e fragrante al punto giusto.

Si parte dunque con la fritta con una vellutata e avvolgente crema pasticcera, amarene rosse, quelle di qualità e una spolverata di zucchero a velo a cui aggiunge le speciali dal formato medio al gusto cioccolato fondente, pralinato di nocciola e pistacchio. Ancora, caffè, chantilly, noce e miele, la novità 2018 che torna anche quest’anno, una zeppola dedicata interamente a Castel Morrone, nata proprio per valorizzare alcune produzioni di cui il territorio è ricco e, per finire, zuppa inglese, torroncino per i più golosi cocco e nutella e per gli amanti della frutta c’è anche la versione a fragola.

Un tripudio di sapori che le parole non riescono a descrivere: ci si ritrova rapiti da un’escalation di dolcezza e delicatezza a partire dal boccone mignon fino al formato più grande.

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Gustosa cena evento al Moon Rise con le delizie di Luciano Fois e Guido Sparaco

Castel Morrone – Venerdì sera a Castel Morrone si è tenuto un “gustoso” evento nella magnifica cornice del Moon Rise Events, il locale dello chef Luciano Fois, che insieme alla mamma cura sapientemente anche la cucina del Ristorante Pizzeria Bronzetti. Ad accompagnare lo chef in questa idea gastronomica c’era il pasticciere Guido Sparaco dell’omonima pasticceria e il casaro Angelo Santabarbara del caseificio La Teresina di Piana di Monteverna.

Moon Rise Events di Castel Morrone

L’evento, introdotto dalla giornalista gastronomica e food blogger Antonella D’Avanzo, è stata una piacevole cena degustazione resa possibile grazie alla determinazione di tre giovani che, a differenza di tanti loro coetanei, hanno deciso coraggiosamente di restare nella loro terra di origine ed esaltare le peculiarità e le tradizioni del proprio territorio. La passione che traspare dalle loro parole è tangibile e quasi commuove. Nel descrivere i loro progetti e le loro motivazioni trasmettono tanta voglia di fare che quasi ci eravamo disabituati a trovare in ragazzi della loro generazione. Tanta voglia di fare, unita ad un innegabile talento, va premiata ed incentivata. Lo scopo principale della serata era proprio questo.

I tre giovani hanno partecipati già a diversi eventi e ricevuto diversi riconoscimenti. Cerchiamo di conoscerli meglio.

Ficus di Guido Sparaco

Guido Sparaco, pasticciere figlio d’arte, dell’omonima pasticceria conosciuta in tutta la Provincia che da circa quaranta anni produce deliziosi dolci, ha inventato “Ficus”, un dolce a base di fico d’india, il frutto spontaneo tipico di Castel Morrone. Questo dolce riproduce fedelmente il frutto a cui si ispira ed è composto da un croccante alla mandorla su cui è posto un cremoso al fico d’india al cui interno c’è un fresco geleè, il tutto coperto da una glassa a specchio di colore arancio e pezzettini di cioccolato nero.

A questo dolce hanno dato il loro sapiente contributo tutti i componenti della famiglia Sparaco, in particolare Luigia Sparaco, maestro cioccolatiere e sorella di Guido. L’originale dolce si può trovare solo presso la pasticceria Sparaco solo nel mese di settembre in concomitanza con la maturazione dei fichi d’India morronesi e su ordinazione anche in altri periodi.

Guido Sparaco deve parte del suo successo anche alla preparazione ricevuta dalla scuola di formazione professionale “Dolce&Salato” di Maddaloni, importante ed affermata realtà del Mezzogiorno d’Italia che si occupa di alta formazione in ambito gastronomico, fondata e diretta dagli chef e maestri Giuseppe Daddio e Aniello di Caprio.

Un momento della serata al Moon Rise Events

Luciano Fois, il giovane chef che gestisce con successo il ristorante Bronzetti di Castel Morrone, si cimenta con destrezza nella rivisitazione elegante di piatti tipici della tradizione campana. In occasione dell’ultima edizione di “Ischia Safari”, l’importante appuntamento che celebra la grande cucina italiana di tradizione, tenutosi lunedì 17 settembre negli spazi esterni del Parco Idrotermale Negombo dell’isola verde campana, Luciano ha stupito i gourmand con la sua parmigiana di melanzane scomposta: un disco di crema di melanzane, con una spuma di mozzarella di bufala campana Dop, cannolo di cialda di parmigiano e riduzione di salsa di pomodoro.

Angelo Santabarbara

Angelo Santabarbara con i suoi 21 anni è il più giovane del gruppo ma già molto determinato. Come ha dichiarato lo stesso Angelo “io rappresento la quarta generazione di una famiglia di casari di Piana di Monte Verna, che produce fieno, latte e formaggio, quindi noi realizziamo l’intera filiera in una singola realtà imprenditoriale. Siamo un’azienda nata nel primo dopoguerra e solo dal 2004 abbiamo iniziato a trasformare il latte in formaggio.” Alla serata di ieri sera il giovane ha proposto due formaggi: “Lingotto”, un formaggio a pasta fresca e “Gerarchico”, prodotto da cui nasce la collaborazione per il lievitato salato con il pasticciere Guido Sparaco.

Angelo ha dichiarato che in un primo momento si era trasferito a Londra per occuparsi di tutt’altro ma, dopo meno di un mese di permanenza in Inghilterra, ha deciso di ritornare in Italia e realizzare il suo progetto: valorizzare i prodotti del suo territorio, mettendo a frutto l’esperienza della sua famiglia.

La serata di degustazione è stata magistralmente accompagnata dal violino del maestro Vittorio Sbordone di Casapulla, che in più di un’occasione ha strappato un sentito applauso ai numerosi astanti. Il violinista ha saputo spaziare con destrezza da brani classici a brani moderni, sempre con un preciso e disinvolto tocco di corde.

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Lo chef Luciano Fois e il pasticciere Guido Sparaco al Moon Rise Events

Un evento quello che si terrà il prossimo venerdì 26 ottobre nella splendida cornice del Moon Rise Events di Castel Morrone (CE), che metterà insieme giovani talenti, creatività e voglia di far conoscere una piccola cittadina nota per la festa del fico d’India e centro di grande importanza strategica nella battaglia del Volturno del 1° ottobre 1860. Scontro in cui morì eroicamente il maggiore Pilade Bronzetti, che difese con circa trecento uomini, l’altura denominata “Castello di Morrone” dall’assalto nemico. Si ritiene che tale azione sia stata determinante per la vittoria della battaglia del Volturno e non a caso il Bronzetti ha ispirato versi a Luigi Mercantini, Giosuè Carducci, Gabriele D’Annunzio e molti altri poeti.

La serata, in cui ci sarà una cena degustazione, sarà a cura dello chef Luciano Fois, il padrone di casa che insieme alla mamma gestisce anche la cucina del ristorante pizzeria Bronzetti e del pasticciere Guido Sparaco dell’omonima pasticceria che ha sede sempre a Castel Morrone.

Due giovani che da diverso tempo si impegnano nella valorizzazione del territorio, in cui sono nati, cresciuti e dove hanno deciso di rimanere per continuare la tradizione familiare, attraverso il linguaggio della cucina e della pasticceria. La degustazione partirà con un aperitivo “finger d’Autunno” preparato da Luciano Fois e il PanArchico, il panettone salato di Guido Sparaco, che accompagnerà i formaggi di Angelo Santabarbara (caseificio la Teresina), un giovane e bravissimo casaro di Piana di Monte Verna autore del Gerarchico, prodotto da cui nasce la collaborazione per il lievitato salato con il pasticciere morronese.

Seguiranno le pettole e fagioli della tradizione, piatto popolare antico che proporrà ancora Fois e le pizze in versione nel ruoto, napoletana e margherita del pizzaiolo Mario Cau della pizzeria Bronzetti. Si chiuderà con il Ficus di Guido Sparaco, il dolce al fico d’India che meglio rappresenta Castel Morrone.

La cena evento, sarà introdotta dalla giornalista casertana di settore, Antonella D’Avanzo e vedrà anche la partecipazione dell’Enoteca Il Torchio con i vini Pallagrello bianco e nero di Tenuta Sclavia.

Il costo della degustazione è di euro 25 a persona (vini inclusi) ed è obbligatoria la prenotazione telefonando al numero 349.0531478

Moon Rise Events, 26 ottobre ore 20:00, via Ciummiento Castel Morrone (CE).

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Il dolce protagonista di settembre è il Ficus di Guido Sparaco dell’omomina pasticceria di Castel Morrone

Una invenzione di grande successo nata nel settembre 2017 dalle mani, la  fantasia e la bravura del giovane e già affermato pasticciere di casa Sparaco. Scienza alla base degli ingredienti e dei giusti abbinamenti, che assumono un’importanza fondamentale nella pasticceria, hanno portato questo dolce, nell’arco dell’intero anno, in giro per eventi, manifestazioni e fiere importanti, tanto che ormai il nome Guido Sparaco è associato a quello di “Ficus”. E ancora, lo vedremo  il 17 settembre alla quarta edizione di “Ischia Safari”,  il prestigioso appuntamento enogastronomico ideato dagli chef stellati, Nino Di Costanzo e Pasquale Palamaro, che celebra la grande cucina italiana di tradizione che si terrà al parco Negombo di Ischia.

 Il dolce è al fico d’India e vuole valorizzare il territorio morronese ricco di questi frutti spontanei, località che dista circa 10 chilometri da Caserta, conosciuta per la festa  ad esso dedicata.

Il ficus ne è una vera e propria riproduzione a cui hanno dato un contributo tutti i componenti della famiglia, composta da pasticcieri e maître chocolatier: la base composta da un croccante alla mandorla su cui si adagia  un delicato ed equilibrato cremoso al fico d’India al cui interno troviamo un fresco geleè, il tutto ricoperto da una glassa a specchio di colore arancio e zuccherini neri. L’originale dolce si può trovare solo presso la pasticceria Sparaco solo nel mese di settembre in concomitanza con la maturazione dei fichi d’India morronesi e su ordinazione anche in altri periodi.

Per i tutto il mese, oltre al “Ficus”, tra le proposte troviamo anche altre due creazioni al fico d’India lanciate da Guido negli anni passati: il “Monte Castello”, una sfogliata a forma di cono farcita con una crema leggera su biscotto sabléé alla nocciola e il “Bigné Craquelin”, una pasta bignè con aggiunta di frolla craquelin ed una crema leggera e un cremoso.  Mentre, la new entry della sua linea al fico d’India è la torta India, chissà se avrà lo stesso successo del tanto ricercato e amato “Ficus”.

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Sigep 2018, a Rimini protagonisti il pasticciere Guido Sparaco e la scuola “Dolce&Salato”

Si è chiuso Sigep 2018, il 39° Salone della gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè, a Rimini Fiera dal 20 al 24 gennaio scorso. L’appuntamento ha focalizzato l’attenzione sui prodotti del made in Italy, con quasi 200mila visitatori di cui almeno 33mila esteri provenienti da 180 paesi in tutto il mondo. Un vero e proprio paradiso dei golosi, divenuto ormai punto di incontro internazionale per curiosi e addetti, dove si svolgono alcuni importanti eventi, tra cui la Coppa del Mondo della gelateria, il concorso The Pastry Queen, dedicato alle pasticciere e il campionato italiano di Cioccolateria.

Un successo a cui ha contribuito anche la scuola di formazione professionale “Dolce&Salato” di Maddaloni, importante ed affermata realtà del Mezzogiorno d’Italia ad occuparsi di alta formazione in ambito gastronomico, fondata e diretta dagli chef e maestri Giuseppe Daddio e Aniello di Caprio che quest’anno, per la prima volta, è stata protagonista in sodalizio con il Mulino Caputo di Napoli.

Una unione tra sapienza e farine che ha dato vita ad un laboratorio di preparazioni e degustazioni con la partecipazione dei Maestri Pasticcieri Campani che hanno realizzato creazioni di pasticceria classica e moderna. Hanno rappresentato la pasticceria napoletana con sfogliate, babà, pastiera e lievitati per la prima colazione: Sabatino Sirica e Aniello di Caprio.Felice Prigliola, e Antonino Maresca, Mario Mandaro hanno incantato con il classico reinterpretato.

Per le demo di pasticceria moderna hanno partecipato i giovani e talentuosi Mario Di Costanzo con “Futuro Mignon” e Guido Sparaco con il suo “Ficus”, un delicato e fresco dolce al fico d’India di Castel Morrone, che ha suscitato molto  interesse nel pubblico presente.

Fuori dalla Campania: Alessandro Bertuzzi con lo show decorativo di una pieces in zucchero artistico; Pino Scaringella con il gelato di bufala con caramello e mandorle; Per il salato gli chef: Angelo Carannante, Francesco De Simone, Vito Semeraro e il mastro fornaio Michele Quinto. A tenere lezioni magistrali di preparazioni dolci e salate gluten free: Francesco Favorito e  Stefano Guerin.

Lo stand “I Maestri raccontano …” Mulino Caputo e scuola Dolce&Salato, ha voluto offrire l’opportunità ai tecnici del settore ed ai numerosi visitatori di poter meglio apprezzare la duttilità  dei prodotti  dell’azienda molitoria partenopea e potersi confrontare tecnicamente con i numerosi professionisti che si sono alternati durante l’evento più importante del settore.